Giuffré Editore

Introduzione


Andrea Fusaro

Notaio in Genova, Ordinario di Diritto privato comparato, Università di Genova


Non è scontato per un corpo professionale mostrare interesse verso il quadro di insieme e le prospettive di aggiornamento di un istituto giuridico, anziché verso la dimensione applicativa delle regole esistenti in uno specifico settore con cui si confronta l'attività quotidiana.

L'applicazione della disciplina del contratto è ordinariamente mediata dagli standard circolanti, ove le teorie filtrano nel tenore delle clausole. I formulari, che per lunghissimo tempo hanno guidato la pratica non solo dei pubblici ufficiali, ma pure degli altri operatori legali, sono venuti a incorporare il modello di sistemazione degli istituti, calati appunto nei testi consolidati.  

Il fenomeno non è certo solo notarile, né esclusivamente italiano: i rapporti tra imprese si basano sulla reiterazione e l'adattamento di modelli, la cui sedimentazione dà corpo alla prassi, dove alla generalità e astrattezza delle norme si sostituisce la puntualità delle clausole, di più agevole accesso per i pratici, maggiormente gestibili anche da mani meno esperte, adatto alla trasposizione fedele, quindi convenienti rispetto all'inserimento nell'organizzazione dello studio legale di nuove figure, in particolare i giovani e i soggetti affidatari di mansioni esecutive.

L’attenzione per il quadro e le prospettive di aggiornamento delle regole non asseconda un'aspirazione didascalica, ma attesta un supplemento di consapevolezza circa il ruolo del notaio, che incorpora il prototipo del giurista, cui compete esplorare le finalità delle regole giuridiche, senza arrestarsi al loro funzionamento; secondo quanto sintetizza un'espressione corrente, conoscere non solo il come, ma anche il perché. È del resto ripetuto che l'apporto più pregiato del giurista non è solamente tecnico, ma anche umano e sociale: gli è affidata la concretizzazione dei canoni fondamentali che animano e legittimano il diritto, impregnando la cultura delle regole, garantendo l'ordine sociale e neutralizzando la prevaricazione.  All'assolvimento di tale compito è chiamato ogni giurista imparziale nell'attività pratica. Insomma, si cerca di richiamare il notaio al proprio ruolo di magistrato del contratto, oltre che di banditore di aste, che di recente si è profilato.

L'organizzazione da parte della Fondazione italiana del Notariato del presente convegno dedicato a Il contratto Presente e futuro si iscrive in questo progetto.

La disciplina del contratto dettata dal codice civile si è confrontata nel tempo con la casistica concreta, ricevendo altresì rielaborazioni grazie all'apporto della ‘giurisprudenza’ teorica e pratica, e attraverso le innovazioni legislative adottate prevalentemente in attuazione della normativa comunitaria. Al momento, tuttavia, non hanno ancora visto la luce interventi innovativi paragonabili a quelli effettuati negli ordinamenti alla cui tradizione si è ispirato il nostro modello codicistico (modernizzazione del diritto delle obbligazioni del BGB, riforma del droit des contrats).

Il convegno si propone, da un lato, di segnalare gli spunti ricavabili dall’esperienza tedesca e francese, in vista di un possibile aggiornamento del libro quarto del nostro codice civile, dall'altro, di dare atto delle più incisive soluzioni che, in attesa di novelle di più ampio respiro, sono escogitate e continuamente affinate dalla prassi notarile per corrispondere alle attuali esigenze economiche e sociali.